Storicamente. Laboratorio di storia
La storiografia italiana sullo sfollamento

L’aspetto del secondo conflitto mondiale che probabilmente più di ogni altro rese simili le esperienze di guerra vissute da civili e militari fu quello dei bombardamenti, mitragliamenti e spezzonamenti aerei, della morte, cioè, provocata dalle armi moderne; una morte cieca e imprevedibile, non “bella” né eroica, che straziava il paesaggio, i corpi e le menti. Attraverso le bombe la guerra combattuta entrò anche nelle città italiane, toccò e ferì spazi e tempi non militari, costrinse a vivere quotidianamente con le sirene degli allarmi e il buio del coprifuoco, col rombo della contraerea e le esplosioni degli ordigni, con la paura e l’angoscia, e ad adottare strategie fisiche e psicologiche per sopravvivere a tutto ciò. Lo sfollamento fu una di queste, probabilmente la più diffusa, anche perché inizialmente sollecitata dal regime fascista. Fin dal giugno ‘40, infatti, ma soprattutto dall’autunno ’42, in tutta la penisola, milioni di italiani si allontanarono dalle città bombardate e, più tardi, dalle zone attraversate dal fronte militare, per cercare un rifugio più sicuro. Non sono in grado di quantificare esattamente questo spostamento di popolazioni, ma la frequenza e le modalità con cui compare nelle fonti che ho analizzato – sia nei documenti ufficiali emessi da vari organi del regime, locali e nazionali, sia nei diari, nelle memorie, nelle testimonianze, nonché nelle migliaia di lettere intercettate durante il conflitto dalle Commissioni provinciali di censura postale – lo disegnano come un’esperienza vissuta, pur in tempi e modi diversi, da un numero molto alto di italiani. Nonostante questa sua importanza, il fenomeno non ha suscitato però finora negli storici un adeguato interesse. I contributi che offrono maggiori e più articolate informazioni sono, in ordine di “età”: S. Adorno, Lo sfollamento a Pesaro, in: G. Rochat, E. Santarelli, P. Sorcinelli (eds.), Linea Gotica 1944. Eserciti, popolazioni, partigiani, Milano, FrancoAngeli, 1986; R. Lucioli, Sfollamento, mobilità sociale e sfaldamento delle istituzioni nella provincia di Ancona, «Storia e problemi contemporanei», 15 (1995); L. Baldissara, Il governo della città: la ridefinizione del ruolo del Comune nell’emergenza bellica, in: B. Dalla Casa, A. Preti (eds.), Bologna in guerra. 1940-1945, Milano, FrancoAngeli, 1995; M. Maggiorani, Uscire dalla città: lo sfollamento, in: B. Dalla Casa, A. Preti (eds.), Bologna in guerra. 1940-1945, cit.; E. Cortesi, L’odissea degli sfollati. Il Forlivese, il Riminese e il Cesenate di fronte allo sfollamento di massa, Cesena, Il Ponte Vecchio, 2003. Alcuni lavori propongono testimonianze di sfollati o analizzano elementi dell’esperienza dello sfollamento vissuta da gruppi ristretti senza però una ricostruzione dei meccanismi che li regolarono e dei problemi economici, politici e sociali che li accompagnarono. Mi riferisco in particolare a: A. Portelli, Assolutamente niente. L’esperienza degli sfollati a Terni, in: N. Gallerano (ed.), L’altro dopoguerra. Roma e il Sud 1943-1945, Milano, FrancoAngeli,1985; F. Koch, Lo sfollamento nella memoria femminile. Proposta di lettura di alcuni testi dell’Archivio diaristico nazionale, «l’impegno», 1 (1993); G. Campana, M. Fratesi, Da Ancona al Cassero. 1943-1945. Tempo di sfollamento, Endas, Circolo culturale Cassero, Ancona, 1996. Alcuni dati su tempi, spazi e meccanismi locali del fenomeno dello sfollamento sono rintracciabili anche in G. Cipollini, Il piano di sfollamento totale della provincia di Lucca (maggio-settembre 1944), «Documenti e studi», 8/9 (1989). Molti altri interventi sfiorano in vari modi il tema inserendolo tra gli aspetti dell’esperienza del secondo conflitto mondiale, tra i tanti: G. Pedrocco, I comuni dell'entroterra pesarese di fronte ai problemi della guerra, in G. Rochat, E. Santarelli, P. Sorcinelli (eds.), Linea gotica 1944, cit.; N. Gallerano, Gli italiani in guerra 1940-1943. Appunti per una ricerca, in: F. Ferratini Tosi, G. Grassi e M. Legnani (eds.), L’Italia nella seconda guerra mondiale e nella Resistenza, Milano, FrancoAngeli, 1988; S. Pivato, Sentimenti e quotidianità in una provincia in guerra. Rimini 1940-1944, Rimini, Maggioli, 1995; E. M. Turci, Itinerario della memoria. Gatteo 1940-1945. Guerra, Resistenza e Liberazione, Cesena, Il Ponte Vecchio, 1995.