Storicamente. Laboratorio di storia
Volksgemeinschaft

Il regime nazista sostenne di essere riuscito a conseguire uno dei suoi obbiettivi fondamentali in politica interna cancellando la divisione per classi della società tedesca e creando in sua vece una compatta Volksgemeinschaft , una comunità popolare stretta attorno ai valori proposti dal nazionalsocialismo. Sulle pagine della Deutsche Adria Zeitung , un articolo esemplifica efficacemente la svolta che il nazismo voleva far credere di aver impresso alla società tedesca: «C'è un simpatico aneddoto di un uomo che, giunto in un cantiere, domandò a tre persone dello stesso gruppo di lavoro che cosa stessero facendo. Il primo rispose: "trasporto pietre", il secondo: "guadagno i miei soldi", il terzo: "costruisco una cattedrale" [1]. Queste risposte rispecchiano tre concezioni dell'essenza del lavoro che si possono trovare in tutte le classi sociali: la proletaria, la borghese e la nazionalsocialista». Mentre i primi due lavoratori hanno in mente esclusivamente la propria condizione personale, il terzo «si considera parte del tutto»[2], partecipa attraverso il suo lavoro alla realizzazione di qualcosa di grande, e ne è artefice quanto i suoi diretti superiori, il capocantiere o l'architetto; il terzo operaio incarna invece il perfetto Volksgenosse del nazionalsocialismo, un uomo che ha abbandonato il particolarismo classista per fondersi nella comunità nazionale.

[1] Geadelte Arbeit- Gedanken zum 1. Mai, «Deutsche Adria Zeitung» n°108, 1° maggio 1944.

[2] Geadelte Arbeit , cit.