Storicamente. Laboratorio di storia
Philippe Pétain (1856-1951)
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Philippe Pétain (1856-1951). «Vincitore di Verdun», nominato Maréchal de France nel 1918, Pétain è Ministro della Guerra dal 9 febbraio all’8 novembre 1934 e Ministre d’Etat dal 1° al 6 giugno 1935; nel 1939 è ambasciatore nella Spagna di Franco. Nel maggio 1940 entra nel governo guidato da Paul Reynaud e, il 16 giugno, dopo le dimissioni di quest’ultimo, diviene Presidente del Consiglio. Il 10 luglio 1940, l’Assemblea Nazionale gli conferisce i «pieni poteri»: Chef de l’Etat Français, egli gode della totalità del potere esecutivo e legislativo e di alcuni poteri giudiziari.
Il 15 agosto del 1945 la Haute Cour de Justice lo condanna a morte, pena che – in ragione della sua età avanzata – sarà commutata in carcere a vita.
Su Pétain, si veda M. Ferro, Pétain, Paris, Fayard, 1987. Per una panoramica sulle biografie di Pétain, si veda B. Laguerre, Les biographies de Pétain, in J.-P. Azéma - F. Bédarida (a cura di), Vichy et les Français, Paris, Fayard, 1992, 45-56. Sulla costruzione del “mito Pétain”, si vedano: G. Miller, Les pousse-au-jouir du maréchal Pétain, Paris, Seuil, 1975; P. Servent, Le mythe Pétain. Verdun ou les tranchées de la mémoire, Paris, Payot, 1992; Didier Fischer, Le mythe Pétain, Paris, Flammarion, 2002.