Storicamente. Laboratorio di storia
Moderati

Etienne Burin de Roziers, ambasciatore francese a Roma annota in un dispaccio del 22 maggio: «Se si considera che le recenti elezioni [politiche del 19 maggio che vedono una piccola avanzata del PCI e della DC e un tracollo dei socialisti riunificati, nda] hanno rinforzato l’estrema sinistra – che, secondo fonti autorevoli, avrebbe in mente di scatenare un’agitazione sociale sul modello francese – si comprende come gli ambienti moderati non si augurano che si eccitino gli spiriti evocando gli avvenimenti francesi». Due giorni più tardi annota come molti dei suoi “interlocutori” «si direbbe temano che l’Italia conosca a sua volta, per osmosi, disordini della stessa natura di quelli francesi». Stessa data del commento di Gérard Amnarich, console francese a Milano: «Si spera quindi, e questo sentimento va dal generale dei carabinieri all’intellettuale marxisteggiante, passando dall’uomo d’affari al cardinale-arcivescovo, che le cose ritrovino in Francia un corso normale».
Testimonianze raccolte in M. Vaisse (ed.)Mai 68 vu de l’étranger, Paris, Editions CNRS, 2008, pp.52-53.