Storicamente. Laboratorio di storia
Diritto all'aborto
Una complessa congiuntura di orientamenti e visioni del problema in cui, accanto a posizioni favorevoli al mantenimento dell’immaginario punitivo sull’aborto, convivevano correnti culturali e politiche che vedevano l’aborto clandestino come una piaga sociale, un problema di ordine sanitario che tacciava di arretratezza e inciviltà il Paese. E’ questa sostanzialmente la posizione del PCI ed è lo stesso ragionamento che porta alla legge Merlin che abolisce le case chiuse puntando sulla soluzione di un problema di ordine socio-sanitario [S. Bellassai, La legge del desiderio: il progetto Merlin e l'Italia degli anni Cinquanta, Roma Carocci, 2006]. A questo panorama si aggiungono posizioni molto più liberiste come quelle dei radicali che vedono l’intervento della legge e dello Stato in questa materia come un’ingerenza intollerabile nella vita delle persona e nel Codice Rocco, pesante retaggio di epoca fascista, individuano il nemico principale da combattere [G. Scirè, L’aborto in italia. Storia di una legge, Milano, Bruno Mondadori Editore, 2008].