Storicamente. Laboratorio di storia
Padri politici

Quello della contestazione del ’68 non fu l’unico momento in cui la nuova generazione di neofascisti si trovo in aperto contrasto con le idee e gli atteggiamenti della dirigenza del MSI, cioè delle componenti più “anziane” del partito. Infatti, anche se il MSI, dal canto suo, fin dalla sua formazione, suscitò spesso una forte attrattiva sulle giovani generazioni – tema questo sul quale gli studiosi si sono soffermati poco –, vi furono numerose occasioni di tensione fra i “giovani” e i “vecchi” militanti del partito. Ad esempio, negli anni Settanta, alcuni giovani attivisti neofascisti, spinti dall’intento di scavare un varco all’interno della realtà politico-culturale del proprio ambiente, cercando, soprattutto, di rapportarsi con il mondo esterno, iniziarono a coltivare ambizioni evolutive, cioè intrapresero un nuovo percorso tentando di operare un deciso “svecchiamento” dal nostalgismo e dalla retorica del partito. Così, anche grazie a determinate influenze culturali – come la Nouvelle Droite francese – nacque un nuovo movimento di idee all’interno del MSI, la Nuova Destra.

Cfr.: M. Revelli, La Nuova Destra, in: F. Ferraresi (ed.), La destra radicale, Milano, Feltrinelli, 1984; id., I «nuovi proscritti»: appunti su alcuni temi culturali della «nuova destra», «Rivista di storia contemporanea», n. 1, 1983; G. Tassani, La nuova destra, «Democrazia e Diritto», n. 1, 1994; id., Vista da sinistra. Ricognizioni sulla Nuova Destra, Arnaud, Firenze, 1986; M. Zucchinali, A destra in Italia oggi, Milano, SurgaCo, 1986; E. Raisi, Storia e idee della nuova destra italiana, Roma, Settimo Sigillo, 1990.