Storicamente. Laboratorio di storia
Come combattere la propaganda avversaria

«Come neutralizzare le propagande antinazionali? [...] Alcuni moderati ritengono che sia troppo tardi per cambiare qualcosa e che non si possa più niente contro la propaganda anglosassone. [...] Altri, più radicali, preconizzano misure draconiane, arresto immediato per i propagatori di voci menzognere, pena capitale per chi distribuisca volantini, divieto formale, con pena di peggiori sanzioni, di ascoltare le radio straniere. Certi arrivano fino a caldeggiare la soppressione pura e semplice di tutti i posti radio che potrebbero essere sistemati così da poter captare solo la voce di Francia. Ma altri rispondono che gli stranieri troverebbero subito il mezzo tecnico per rendersi udibili [...]. Più numerosi sono quelli che pretendono che – per neutralizzare la propaganda avversa – la si debba combattere direttamente con la propaganda nazionale. [...] In modo generale e tenuto conto dell’impossibilità materiale che si ha spesso di realizzare nuovi progetti, gli elementi nazionali si augurano che la propaganda possa disporre di maggiori mezzi per intensificare realmente il suo sforzo in tutti gli ambiti».
Da: Rapport adressé au chef du Gouvernement par le service du contrôle de l’opinion publique (n. 3309), 2 agosto 1943, 22, in AN, F 60, b. 1679.