Storicamente. Laboratorio di storia
Le riviste della nouvelle gauche,  New Left, Neue Linke, nuova sinistra

Gli studenti, i giovani uomini e le giovani donne che eressero le barricate nel Quartiere Latino a Parigi, che parteciparono ai “contro corsi” di Palazzo Campana a Torino, che lottarono contro le “leggi d’emergenza” in Germania e così via ebbero tra i loro referenti teorici per la costruzione della propria identità politica gli intellettuali che animarono, proprio all’inizio degli anni Sessanta, il movimento della nuova sinistra (o New Left, Neue Linke o nouvelle gauche a dimostrazione del carattere internazionale del fenomeno). Convinti che fosse necessario rifondare il socialismo a partire da una lettura critica della storia del movimento operaio internazionale e soprattutto alla luce degli orrori e dei fallimenti commessi nella realizzazione del “socialismo reale”, intellettuali come Edward Palmer Thompson, Raymon Williams, Edgard Morin, Henri Lefebvre, Charles Wright Mills diedero vita a numerose riviste con l’obiettivo sia di promuovere un ripensamento critico dell’ortodossia marxista sia di elaborare una teoria socialista che fosse in grado di leggere e di interpretare efficacemente il nuovo contesto storico-politico e soprattutto le nuove caratteristiche delle società del benessere. Tra le riviste si ricordino solo a titolo di esempio l’inglese “New Left Review” (1959), nata dalla fusione di “The New Reasoner” e di “Universities and Left Review” (entrambe del 1957); le italiane “Opinione” (1956-’57), “Problemi del socialismo” (1958-1992; ora “Parolechiave”) e “Ragionamenti” (1955-’57). Quest’ultima ispirò la nascita della francese “Arguments” (1956-’62) e della tedesca “Das Argument” (1959). Nel 1960 sempre nella Germania Federale, l’organizzazione studentesca Sozialistischer Deutscher Studentenbund (SDS) promosse il bimestrale “Neue Kritik”.